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27 maggio 2016

L'amica geniale di Elena Ferrante

Mi ha seguito a lungo questo romanzo, ma io non ho mai risposto al suo richiamo. Perché? Perché non mi piacciono i libri di cui si parla troppo e a sproposito. Alle letture di tutti preferisco i romanzi poco conosciuti, che appaiono ai miei occhi fragili e indifesi. Quindi da adottare.

Tuttavia, nel libro di Elena Ferrante c'è molto più degli inutili pettegolezzi sulla sua identità. Questo libro, storia di un'amicizia lunga oltre sessant'anni, esercita una forte attrazione sul lettore, attrazione che solo i grandi romanzi sono capaci di generare.

Al centro della saga ci sono Raffaella ed Elena, ovvero Lila e Lenuccia, due amiche che si muovono tra le strade di un arido rione napoletano circondate da un pubblico di personaggi memorabili.
Lila ha un carattere forte, tanti talenti innati e una storia inquieta, Lenuccia vive nell'ombra dell'amica e deve trovare la sua strada. Crescono, scoprono successi e delusioni, trovano l'amore e fanno scelte. Prendono strade diverse ma parallele, restando unite da un legame impossibile da spezzare. Ed è Elena a raccontarci la storia di questa profonda amicizia, che nasce e cresce all'ombra dei cambiamenti che investono il tessuto sociale del rione in oltre cinquant'anni.

In questo primo libro di una saga lunga quattro volumi ci sono splendidi personaggi con tutte le loro passioni. C'è una caratterizzazione forte e precisa della loro umanità: mentre aspettavo che Lenuccia, alla quale mi sono affezionata da subito, trovasse la sua strada e definisse la sua personalità, ho provato profondo affetto anche per Lila. Così diversa, speciale e ben descritta, tanto che mi era quasi possibile anticiparne i comportamenti.

Nell'amica geniale c'è poi anche la strada, la polvere, lo sporco. La stessa amicizia tra Lila e Lenuccia è spesso cruda e carnale. Fatta di alti e bassi, di amore e odio, di condivisione e gelosia, di cattiverie e solidarietà. Un vortice di sentimenti positivi e negativi che, attraverso una prosa delicata e reale che in certi punti meraviglia e in altri scuote, traccia i contorni di un legame che sa di vita vera.

Scossa da tutta questa bellezza, sono arrivata alla fine del primo volume che già pensavo al secondo. Lasciare questi personaggi? Impossibile. Veloce corsa quindi in libreria, aspettando nuove pagine e scrutando con curiosità i titoli dei capitoli alla ricerca di anticipazioni della trama.
E alla fine, mossa da questa febbrile voglia di continuare a far parte di questo mondo, ho capito sulla mia pelle perché la Ferrante incanta.

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